Consiglio di Rumo

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Consiglio di Rumo
municipio
Consiglio di Rumo – Veduta
Consiglio di Rumo – Veduta
Chiesa di San Gregorio
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Como
Comune Gravedona ed Uniti
Territorio
Coordinate46°08′34.76″N 9°17′36.02″E / 46.14299°N 9.29334°E46.14299; 9.29334 (Consiglio di Rumo)
Altitudine210 m s.l.m.
Superficie16,27 km²
Abitanti1 210[1] (2011)
Densità74,37 ab./km²
SottodivisioniAlborescia, Brenzio, Giussanico, San Gregorio, Soiano
Altre informazioni
Cod. postale22015
Prefisso0344
Fuso orarioUTC+1
TargaCO
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 368 GG[3]
Nome abitanticonsigliorumesi
Patronosan Gregorio Magno
Giorno festivo12 marzo
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Consiglio di Rumo
Consiglio di Rumo

Consiglio di Rumo (Cunsili in dialetto comasco, pronuncia fonetica IPA: /kunˈsili/), è un municipio[4] di 1210 abitanti[1] della provincia di Como in Lombardia, fa parte del comune di Gravedona ed Uniti.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il paese si trova sulla sponda destra del torrente Liro, sulla piana alluvionale formata dalla sua foce, e si è sviluppato intorno al centro di San Gregorio.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il nome del paese potrebbe suggerire un'origine precedente all'età romana, in quanto sarebbe da riferirsi al celtico "concilium", un tipo di organizzazione che riuniva diverse zone sotto un unico potere centrale.[5] Però "Concilium" ha un significato analogo e una grafia simile anche in latino, ed è un termine molto usato nel latino alto medioevale.

Il genitivo "di Rumo" si riferisce alla famiglia alla quale, per investitura vescovile, a partire dal XIII secolo, la zona fu affidata in feudo: i Capitanei di Rumo.[5]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La storia di Consiglio di Rumo s'intreccia con le sorti delle terre limitrofe: in mano ai Visconti nel XIV secolo, nel 1497 fu donato assieme a tutto il feudo di Nesso da Ludovico il Moro a Lucrezia Crivelli, per poi divenire terra di conquista del Medeghino e finire, all'interno del feudo delle Tre Pievi, a Tolomeo Gallio per mano di Filippo II.[5] Al periodo comunale risalirebbe il cosiddetto "Motto", un'antica casaforte rurale.[6] Inoltre, lungo la strada regina, si trovava una torre con funzioni di casello daziario.[7]

A cavallo tra i secoli XVI e XVII, Consiglio di Rumo fu terra di emigrazione verso Palermo[5].

Nel febbraio 2011 viene approvata in via legislativa l'aggregazione a Gravedona e Germasino costituendo il comune di Gravedona ed Uniti.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa di San Gregorio,[8] già attestata nel 1374 ed elevata a parrocchiale nel 1590[9]. Al suo interno, conserva affreschi attribuiti a Isidoro Bianchi e un dipinto seicientesco del valsoldese Carlo Pozzo[5].
  • Chiesa di San Giovanni Battista
    Chiesa di San Giovanni Battista (1490-XVII secolo), nella frazione di Brenzio.[10] Al suo interno, conserva affreschi del Fiammenghino,[11][12] donazione da parte dei consigliorumesi emigrati a Palermo[5]. La chiesa ospita inoltre numerose opere di Isidoro Bianchi, tra le quali spicca un altare stuccato.[12] L'organo è databile tra i secoli XVII e XVIII[13].

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[14]

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio municipale si estende fino al confine svizzero ed è ricco di frazioni, tra cui Tassimola, Taiana, Guasto, Alborescia e Brenzio. Alcune di queste frazioni sono famose per le loro tipiche cantine scavate direttamente nella roccia, chiamate "crotti".

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Censimento della popolazione e delle abitazioni 2011 (ZIP), su istat.it. Nota Bene: il dato si riferisce al totale degli abitanti del municipio.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Statuto comunale di Gravedona ed Uniti, su comune.gravedonaeduniti.co.it.
  5. ^ a b c d e f Borghese, p. 180.
  6. ^ Belloni et al., p. 23.
  7. ^ Belloni et al., p. 26.
  8. ^ Chiesa di S. Gregorio - complesso, Via Prestino - Gravedona ed Uniti (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 5 maggio 2020.
  9. ^ Consiglio di Rumo / Brenzio – Comunità Pastorale San Francesco Spinelli, su comunitasanfrancescospinelli.it. URL consultato il 5 maggio 2020.
  10. ^ Chiesa di S. Giovanni Battista - complesso, Via Brenzio - Gravedona ed Uniti (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 5 maggio 2020.
  11. ^ Tenchio, pp. 101-124.
  12. ^ a b Bartolini, p. 230.
  13. ^ Bartolini, p. 233.
  14. ^ Sistema informativo geografico, su gisportal.istat.it, ISTAT.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Luigi Mario Belloni, Renato Besana e Oleg Zastrow, Castelli basiliche e ville - Tesori architettonici lariani nel tempo, a cura di Alberto Longatti, Como - Lecco, La Provincia S.p.A. Editoriale, 1991.
  • Annalisa Borghese, Consiglio di Rumo, in Il territorio lariano e i suoi comuni, Milano, Editoriale del Drago, 1992, p. 180.
  • Paola Tenchio, L'opera del Fiammenghino: nelle Tre Pievi altolariane, Arti Grafiche Sampietro sas, 2000.
  • Franco Bartolini, I segreti del Lago di Como e del suo territorio, Cermenate, New Press Edizioni, 2016 [2006].

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

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